L'artigiana

Non ho fatto il Liceo Artistico, né l'Istituto d'Arte.

I miei mi convinsero che l'aspirazione a fare la ceramista di una quattordicenne non era una certezza, molto meglio un Liceo Classico, per tenermi tutte le strade aperte...
Sono contenta che sia andata così, perché - quando a 18 anni, fresca di Maturità e di studi classici, sono poi approdata a Faenza a imparare la ceramica – avevo le idee ben chiare e la voglia di assorbire tutto il possibile dalla scuola che ho fatto, che a quel punto non proponeva altre materie che quelle legate alla ceramica e mi consentiva di passare 7 o 8 ore al giorno coi pennelli in mano.

Finita la scuola ho trovato, sempre a Faenza, un posto da decoratrice in una bottega locale (dove una ragazzina andava sfruttata a dovere, e anche gabbata) ma sono rimasta lì il tempo necessario per "farmi la mano", meno di un anno: appena lavorare in quella bottega è diventata una routine senza progressi me ne sono andata.

A 21 anni, era il 1987, eccomi di nuovo a Budrio.
A quel punto... che fare se non... la ceramista?
Lo dicevo da quando ero alle elementari che volevo fare la ceramista!

Nella cantina di casa trasformata ufficialmente in laboratorio artigianale, cominciando con un forno usato, qualche pennello, una bacinella per lavare i panni... nacque LA BOTTEGA CERAMICA, l'azienda che ho portato avanti da sola per 28 anni chiudendola solo per passare a fare "più l'artista che l'artigiana", non certo per smettere di fare ceramica.
Dal 1987 a oggi ho realizzato oggetti e decori veramente di tutti i tipi e per tutti gli usi.

Le foto alla rinfusa che propongo sono in parte vintage, e alcune poco belle, ma ognuna di esse mi parla di un lavoro, di una persona, di uno progetto studiato per qualcuno...

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