Laboratori di sostegno alla genitorialità

Questo gruppo di laboratori resta più di ogni altro nel mio cuore. I servizi di neuropsichiatria infantile hanno scelto me per proporre percorsi ceramici ai genitori di ragazzi con gravi disabilità.

Una psicologa a seguire la parte emotiva del percorso, io a costruire e gestire la parte laboratoriale. L'idea, rivelatasi efficacissima, era di offrire a questi genitori uno spazio personale di ri-creazione (in senso assolutamente letterale) e contemporaneamente di favorire la conoscenza e lo scambio fra persone con situazioni difficili, in qualche modo analoghe.

In questi percorsi ho avuto le migliori sensazioni di "essere utile" di tutta la mia attività di insegnamento.

Ho visto persone partire con diffidenza, qualcuna venire per polemizzare, ma subito restare coinvolte dalla magia dell'argilla e innamorarsi di questo spazio tutto loro, una bolla di serenità nella loro settimana, dura più di quanto chiunque possa immaginare.

Mi ricordo di un papà che al secondo incontro, nel momento iniziale in cui la psicologa raccoglieva le parole di ciascuno, disse "per me è stata l'ora d'aria, io in quelle due ore a lavorare con l'argilla non ho pensato a niente, non avevo più i miei problemi...". E i suoi problemi erano un adolescente gravissimo cerebroleso, in carrozzina... ma lui e la moglie sono venuti entrambi, organizzandosi a fatica pur di non perdersi neanche un incontro.

Non solo "ore d'aria" ma anche autostima: la soddisfazione di scoprirsi capaci di fare delle belle cose con le proprie mani, poterle portare a casa e tenerle con sé.

In questi percorsi parto sempre dalla realizzazione di semplici oggetti d'uso ma proseguo abitualmente fino a far plasmare alle persone delle piccole sculture, occasioni di bellissima introspezione.

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